Infatti e purtroppo si parla già del 2019... gli "esperti", i vivisettori dicono che attualmente non ci sono ricerche comparabili e affidabili a quelle attuali ...
Da qualche mese è partita la nuova campagna internazionale per sensibilizzare sul tema delle sperimentazioni animali nel campo della cosmetica.
Per firmare la petizione e sostenere il momento in cui si definirà la messa al bando di queste torture, è possbile farlo sul sito Say NO to CRUEL COSMETICS.
Come capire quando una dicitura è fuorviante o veritiera?
- Testato dermatologicamente vuol dire che è stato testato su esseri umani, ma non possiamo sapere se testato anche su animali
- Cruelty Free è la classica scritta ingannevole: si tratta di una semplice autocertificazione del produttore, senza garanzia effettiva
- Prodotto finito non testato sugli animali è una dicitura che ci prende un po' in giro, visto che dal 2005 per legge i prodotti finiti non vengono più testati sugli animali. In più non possiamo sapere se i singoli ingredienti sono stati precedentemente testati (per i quali manca ancora una legge... forse arriverà nel 2013...)
- il simbolo del coniglietto che salta con scritto “Stop ai test sugli animali” è la certificazione controllata ICEA-LAV: l’azienda che ottiene il diritto di apporre questo simbolo nei suoi prodotti dichiara di non effettuare personalmente ne di commissionare a terzi esperimenti sugli animali e di non acquistare ingredienti testati singolarmente.
Per conoscere le marche che non hanno ingredienti testati e quelle che non usano assolutamente nessun tipo di ingrediente animale ci sono due possibilità:
- scaricare, leggere e diffondere l'opuscolo VIVOfolder
- andare alla pagina web con la lista aggiornata, da cui è anche possibile allargare le conoscenze ed essere aggiornati per esempio sui prodotti per animali non testati (pazzesco, vero?)
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